Territorio

Dati di Livorno: 2/Affondamento di una città e deflazione

Abbiamo iniziato la serie “dati di Livorno” con un primo post dedicato alla contrazione della popolazione scolastica sul nostro territorio.In questa puntata ci occupiamo dei dati sulla deflazione. Il fenomeno che rivela la grandi criticità sistemiche del nostro territorio.

(redazione)

La deflazione è un fenomeno che colpisce quando salari e redditi sono così bassi da costringere chi vende, beni o servizi, ad abbassare i prezzi per cercare di intercettare un minimo di domanda. A differenza dell’inflazione non distrugge capitali ma rafforza il potere della moneta. Siccome la deflazione è un fenomeno tipico della depressione economica, il rafforzamento della moneta, in uno scenario di questo tipo, favorisce la speculazione. Non a caso la deflazione viene anche chiamata “spirale del declino” che ha le caratteristiche che possiamo osservare in questa grafica

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Ma qual’è l’andamento della spirale del declino a Livorno?  Nell’agosto di quest’anno Livorno era ai primi posti delle classifiche proprio per l’andamento deflattivo: -0,3% . Nella rilevazione successiva, ottobre 2019, con una parte del paese che non è in deflazione, Livorno confermava invece la propria presenza in una dinamica da spirale del declino: stavolta -0,2%.

Per prevenire maestri della retorica che si aggrappano ai decimali di punto per dimostare l’impossibile ricordiamo un passaggio. Nel 2014 si è registrata, su base nazionale, una sequenza di deflazione piuttosto lunga a causa della contrazione economica dovuta alle politiche Monti. Una sequenza che non si registrava dalla fine degli anni ’59. Solo che allora si trattava di deflazione da boom economico, con la crescita che si mangiava l’inflazione, mentre a metà degli anni ’10 si trattava di deflazione da debiti e da contrazione economica. A Livorno, quando il fenomeno cominciò, fu rilevato così un tasso di deflazione molto alto: 0,7  . Questo per dire cosa? Per dire che quando scatta la deflazione Livorno resta in questa spirale più a lungo di altri capoluoghi. Alla metà degli anni ’10 infatti si sono rilevati almeno 16 mesi di deflazione consecutiva, un qualcosa definito, dalla stessa stampa locale, “senza eguali in Italia”.  Quindi non è che il decimale in meno, da un trimestre all’altro significa qualcosa. E’ solo il segno di un battello alla deriva che fluttua nella spirale del declino. E Livorno, nel ciclo precedente, si è abituata a fluttuare in questa spirale la cui dinamica, esemplare, possiamo vedere nella tabella sopra pubblicata.

Indebolimento dei salari, dei redditi, del potere d’acquisto, impoverimento della struttura produttiva, inaridimento delle fonti di produzione della ricchezza. Questa è la deflazione, questa la spirale di Livorno: quella serie di colpi di obice che affondano la città.

A Livorno non esiste, nè è previsto, alcun osservatorio territoriale sul fenomeno, su cosa contribuisce a determinarla, le sue ciclicità solo qualche riga di giornale negli anni come se si trattasse di una curiosità tipo il passaggio di una qualche cometa. Eppure è solo dall’analisi di fenomeni come questo che si capiscono le reali criticità del territorio, si possono magari prevenire i drammi e preparare gli antidoti. Il tema dei dati di Livorno, della loro assenza, come dei commenti giornalistici tesi a ridurne la portata, si fa però sempre più forte.

(red)

immagine principale. La battaglia di Livorno, 1653 (prima guerra anglo-olandese), dipinto di Wilhem Van Dienst