Amministrative 2024: Matteo Cecchelli nuovo sindaco, stessa coalizione ma alta è l’aspettativa di discontinuità
L’esito delle urne delle amministrative 2024 al comune di San Giuliano T. assegna una netta vittoria al candidato della coalizione di centrosinistra a guida Pd, Matteo Cecchelli, che, con un lusinghiero 65.05%, sconfigge senza appello la candidata del centrodestra Ilaria Boggi, fermatasi al 34.95%.
La popolazione sangiulianese, confermando la tradizione di sinistra e antifascista del territorio, sgonfia le velleità della destra di conquistare la guida del comune termale e premia l’assessore uscente che stacca di oltre 10 punti Di Maio nel 2019 (54,02%).
Tuttavia il voto offre tutta una serie di spunti che necessitano di un’adeguata analisi.
Partendo dai voti di lista, nell’ambito del centrosinistra, comprendente in pratica le stesse 4 formazioni del 2019, il Pd raccoglie il 39,39% (34,26% nel 2019), Sinistra Unita-Pci il 10,96% (8,02% nel 2019), Sgt Futura (in pratica l’ex Lista Di Maio) 10,05% (9,14% nel 2019) e Immagina Sgt (in pratica l’ex DeR) il 4,49% (3,15% nel 2019). Tutte le liste registrano un avanzamento anche alla luce del fatto che nel 2019 i 3 candidati minori avevano raccolto nel complesso un 15% dei voti, col M5S al 9,26%.
Nel centrodestra Fratelli d’Italia, col vento della politica nazionale in poppa, ottiene il 14,23% dal 3,47% del 2019 quando erano presenti 3 sole liste a sostegno di Casucci che si fermò al 30,66%, la lista civica Boggi sindaco 11,29%, la Lega precipita al 4,65% dal 24,9% nel 2019, Forza Italia 3,19% (3,2% nel 2019) e Giovani per Boggi sindaco solo 1,75%.
In pratica dei 15 punti % dei candidati minori del 2019, grossomodo 10 vanno al centrosinistra, con le 4 liste tutte in aumento anche in valore assoluto, e 5 al centrodestra, con un forte travaso interno di voti fra le liste.
Dunque il centrosinistra può dormire sogni tranquilli e andare avanti sulla stessa linea? L’interpretazione del voto attraverso il sentire popolare, evidenzia sì il rifiuto della destra ma al contempo, da più parti, è emersa con forza un’aspettativa di discontinuità con certe politiche del passato che necessita di grande attenzione e capacità di ascolto.
Cecchelli, col quale ci siamo congratulati per l’esito, è chiamato ad imprimere una svolta a tutta una serie di politiche che hanno sollevato malcontento e preoccupazione a livello popolare: in primis il consumo di suolo a favore di strutture non al servizio della comunità sangiulianese frutto di delocalizzazioni di attività di Pisa (dal S. Anna alla Fontina, al nuovo centro commerciale nell’area ex Casa dello sconto sull’Aurelia a ridosso col confine di Pisa, la Rsa privata le Sorgenti dove è stata trasferita la riabilitazione di Pisa al costo di 120.000 euro annui sottratti al S.S.N. ecc) o di un eccesso di costruzioni edilizie rivolte a facoltosi clienti fuori comune (es. area ex Lazzeri) che hanno fatto lievitare il costo degli immobili nel capoluogo, costringendo diversi bagnaioli ad acquistare casa altrove. Ci si attende un cambio di rotta, solo per citare alcuni capitoli, nella politica a favore dei negozi di prossimità ormai ridotti al lumicino nel capoluogo, lo stop alla grande distribuzione, la questione della gestione della risorsa termale a favore della collettività e non ad esclusivo beneficio di Bagni di Pisa palace & thermal spa che ha tolto anche il toponimo S. Giuliano.
Preoccupa anche la diminuzione dei servizi sanitari al Distretto di San Giuliano, mentre sorgono sempre nuove strutture private, la gestione della risorsa idrica dell’acquedotto di Caldaccoli su cui, tramite Acque Spa, ricavano lauti profitti società private e multinazionali.
Nel prossimo numero altre aspettative popolari, analisi politica e assegnazione dei 24 seggi
Tratto da Il Linchetto
Organo di informazione popolare bagnaiola. Numero 4