Internazionale

GOOD NIGHT SAIGON

Buonanotte Saigon

La guerra del Vietnam fu combattuta fra il 1º novembre 1955, data di costituzione del Fronte di Liberazione Nazionale, e il 30 aprile 1975, con la caduta di Saigon, il crollo del governo fantoccio del Vietnam del Sud e la riunificazione politica di tutto il territorio vietnamita.
Si svolse prevalentemente nel territorio del Vietnam del sud tra le forze insurrezionali sorte in opposizione al governo autoritario filo statunitense, e le forze governative della cosiddetta Repubblica del Vietnam, sorta dopo la guerra d’Indocina, conclusasi con l’espulsione degli occupanti francesi.
Ma, durante almeno 10 anni, è stato bombardato tutto il Vietnam: era il regno del napalm, il cosiddetto “Agente arancione” della Monsanto, azienda della lunga e integerrima traiettoria criminale acquistata nel giugno 2018 per 63 miliardi di dollari dalla farmaceutica tedesca Bayer.
Probabilmente, il prezzo “si giustifica” per l’irraggiungibile esperienza maturata in materia di distruzione ambientale.
Perché la “Guerra d’Indocina” era stata combattuta dal 23 novembre 1946 al 12 luglio 1954, fra l’esercito coloniale francese e il movimento Viet Minh, guidato da Ho Chi Minh, si conclude che l’indipendenza del Vietnam è stata raggiunta dopo 29 anni di guerra contro i colonialisti.
Sia la “Guerra d’Indocina” che la “Guerra del Vietnam” fanno parte del processo di decolonizzazione del mondo, processo ancora inconcluso.
Il brano “Goodnight Saigon”, di Billy Joel, apparso nell’album “The Nylon Curtain” (1982) interamente dedicato alla guerra del Vietnam, descrive la situazione e l’atteggiamento dei marines a partire dal loro allenamento militare in Parris Island.
La situazione è quella riferita in seguito da molti protagonisti.
L’atteggiamento è in parte immaginato dall’autore. “Uno – dirà lo stesso autore – rimasto a casa che, dopo un po’ di tempo, prese le distanze della guerra stessa”.
Sarebbe stupido e ingeneroso trascurare l’importanza determinante del movimento pacifista contro la guerra negli USA.
Il 15 novembre 1970, quando i soldati USA in Vietnam erano 400.000, si svolse una gigantesca manifestazione per la pace a Washington nel corso della quale il giornalista Seymour Hersh rivelò la storia del terrificante Massacro di My Lai (16 marzo 1968).
Alla fine del conflitto, quando I soldati statunitensi in Vietnam erano oltre 500.000, le vittime statunitensi superavano i 58.000 e i feriti 153.000, quelle Vietnamite i 4 milioni, in piena aderenza alla logica (senso comune) e ai buoni costumi (decenza), il serial killer Henry Kissinger ricevette il Premio Nobel per la pace.

GOOD NIGHT SAIGON

We met as soul mates
On Parris Island
We left as inmates
From an asylum
And we were sharp
As sharp as knives
And we were so gung ho
To lay down our lives
We came in spastic
Like tameless horses
We left in plastic
As numbered corpses
And we learned fast
To travel light
Our arms were heavy
But our bellies were tight
We had no home front
We had no soft soap
They sent us Playboy
They gave us Bob Hope
We dug in deep
And shot on sight
And prayed to Jesus Christ
With all our might
We had no cameras
To shoot the landscape
We passed the hash pipe
And played our Doors tapes
And it was dark
So dark at night
And we held on to each other
Like brother to brother
We promised our mothers we’d write
And we would all go down together
We said we’d all go down together
Remember Charlie
Remember Baker
They left their childhood
On every acre
And who was wrong?
And who was right?
It didn’t matter in the thick of the fight
We held the day
In the palm
Of our hand
They ruled the night
And the night
Seemed to last as long as six weeks
On Parris Island
We held the coastline
They held the highlands
And they were sharp
As sharp as knives
They heard the hum of our motors
They counted the rotors
And waited for us to arrive
And we would all go down together
We said we’d all go down together
Yes we would all go down together.

BUONANOTTE SAIGON

Ci siamo ritrovati da anime gemelle a Parris Island
Ci siamo lasciati da internati
di un manicomio
Eravamo acuti,
acuti come coltelli,
ed eravamo così entusiasti
di sacrificare le nostre vite
Siamo arrivati irrefrenabili
come cavalli indomabili,
siamo ripartiti avvolti dalla plastica delle salme numerate.
Abbiamo imparato alla svelta
a portarci poca roba dietro
Le armi erano pesanti
ma avevamo la pancia vuota
nessun fronte interno
niente sapone soffice
Ci mandavano Playboy,
ci davano Bob Hope,
scavavamo profondo
e sparavamo a vista
Pregavamo Gesù Cristo
con tutte le nostre forze
non avevamo macchine
per fotografare il paesaggio,
ci passavamo il cilum con l’hashish
mettevamo su i nastri dei Doors
ed era buio, tanto buio
La notte ci stringevamo l’uno all’altro come dei fratelli
promettevamo alle mamme di scrivere
e volevamo crepare tutti insieme
dicevamo che saremmo crepati tutti insieme
Ricordi Charlie,
ricordi Baker,
hanno lasciato la loro infanzia
su ogni metro di terra
Chi aveva torto?
Chi aveva ragione?
Non importava quanto la mischia fosse fitta
di giorno li tenevamo
tutti sotto controllo
ma di notte comandavano loro
E la notte ci sembrava lunga più d’un mese
A Parris Island
tenevamo la fascia costiera
loro tenevano le alture
ed erano acuti
acuti come coltelli
sentivano il rumore dei nostri motori
contavano le pale degli elicotteri
e aspettavano che arrivassimo
Volevamo crepare tutti insieme
dicevamo che saremmo crepati tutti insieme
Sì, volevamo crepare tutti insieme.

 

Rodrigo Andrea Rivas