Europa chiusa ai migranti ma non alla cocaina
Mentre la politica (soprattutto quella dell’ex ministro leghista Salvini) e l’opinione pubblica si concentrano sugli sbarchi dei migranti, i carichi di cocaina bloccati nelle dogane europee hanno fatto segnare un aumento senza precedenti: quest’anno il conto complessivo potrebbe sfiorare le 200 tonnellate, contro le 150 del 2018. Se i porti erano chiusi per gli esseri umani, bisognosi di cure mediche e bloccati sulle navi umanitarie in stato di emergenza, la cocaina poteva tranquillamente entrare in Italia e in Europa: ce lo rivela un articolo pubblicato su L’Espresso (il link all’articolo è qui sotto) in cui si sottolinea il fatto che le lobby criminali, legate alle più diverse mafie, in svariate occasioni agiscono indisturbate, protette da una impunità nascosta dietro strati di corruzione a più livelli. I principali porti italiani ed europei (un ruolo di primo piano lo ha lo stesso porto di Livorno) sono i canali di entrata della droga nel Vecchio Continente, che proviene per i due terzi del totale, dalla Colombia. Come l’articolo mette in rilievo, secondo gli esperti, non si era mai vista tanta coca in circolazione come adesso, garantita da un’organizzazione criminale che opera a livello internazionale. Insomma, con buona pace di Salvini, se un’invasione c’è, in Europa, non è certo di migranti, esseri umani che scappano da guerre, carestie e dai lager libici. Se l’Europa si è chiusa come una fortezza soltanto per le persone che in essa cercano rifugio (raggiungendo livelli di distopia tali da far invidia al film I figli degli uomini di Alfonso Cuaròn, in cui viene rappresentata un’Inghilterra del futuro che tratta gli immigrati come carne da macello) dimostrandosi meno rigida, nonostante i controlli e i blocchi, per sostanze che recano distruzione e morte (tre omicidi avvenuti a Roma di recente, legati al traffico di sostanze stupefacenti, ne sono il triste esempio), qualche domanda, forse, ce la dobbiamo porre.
Italia ed Europa sommerse dalla cocaina. Questa è la vera invasione, altro che migranti