Il Linchetto: quale politica di gestione dei rifiuti da parte del comune di San Giuliano Terme? parte 1
Il Linchetto
Organo di informazione popolare bagnaiola
Quale politica di gestione dei Rifiuti Solidi Urbani sta attuando il comune di San Giuliano Terme?
(Parte 1)
Alla fine di luglio è arrivato a ogni famiglia residente o proprietaria di un immobile nel comune di San Giuliano Terme l’avviso unico della Tassa sui rifiuti (TARI) relativo all’anno di imposta 2023.
Una prima sommaria annotazione:
l’incremento della quota di rifiuti raccolta in modo differenziato non solo si è arrestato da alcuni anni ma ha, addirittura, intrapreso un trend discendente. Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) relativi al comune termale1 emerge, infatti, che dopo il picco di 78,02% del 2016 la percentuale di raccolta differenziata (RD) ha intrapreso una traiettoria discendente che ha portato il valore nel 2021, ultimo anno di disponibilità dei dati, al 76,44% dopo essere scesa al 74,70% del 2020. In continua crescita, invece, la quantità di rifiuti urbani prodotti (RU) che è andata aumentando sia per quanto riguarda la quantità totale, passata da 13.384 tonnellate del 2013 alle 17.569 del 2021 peraltro con una popolazione in diminuzione di 1.500 unità, sia per quella procapite cresciuta da 427 kg/ab. del 2013 ai 570 del 2021.
Dall’edizione 2023, pubblicata il 6 luglio scorso, del dossier annuale di Legambiente “Comuni ricicloni”2 che analizza la situazione della produzione, della differenziazione e del corretto smaltimento dei rifiuti nei comuni italiani, emerge come nel 2022 il numero di cosiddetti “comuni liberi da rifiuti”, vale a dire con una quantità di indifferenziato inviato allo smaltimento inferiore ai 75 kg pro capite, sono saliti a 629, con un aumento di 39 rispetto all’anno precedente. A livello macroregionale Legambiente registra una crescita di comuni rifiuti-free nel Sud Italia (+11) e al Nord (+32) attestandosi rispettivamente a 176 e 423, con il Centro in netto ritardo, il quale con la diminuzione di 2 unità accusata nel 2022, arretra a soli 30 comuni virtuosi.
Dati preoccupanti su cui riflettere attentamente ponendo al centro le politiche di gestione dei rifiuti che in Toscana è affidato direttamente senza gare di appalto ad aziende con diversa composizione societaria. Per quanto riguarda le province di Firenze, Prato e Pistoia (Ato Toscana Centro 3, e l’area costiera centro-settentrionale (Massa-Carrara, Lucca, Pisa e Livorno – Ato Toscana Costa4 gli operatori unici, sono società a completo capitale pubblico, rispettivamente Alia servizi ambientali S.p.a e RetiAmbiente S.p.a, mentre nelle province meridionali (Siena, Arezzo, Grosseto e i sei comuni livornesi della Val di Cornia – Ato Toscana Sud5 con l’ingresso della multiutility privata Iren Ambiente Toscana S.p.a, la società Sei Toscana S.p.a. è divenuta a capitale misto pubblico-privato. Con Iren Toscana, divisione locale di Iren S.p.a., che, a seguito di acquisizioni, è riuscita a trasformarsi nel principale azionista, arrivando a controllare il 41,7% del capitale sociale 6 e, conseguentemente, il management tramite la nomina del proprio responsabile commerciale, Salvatore Cappello 7, ad amministratore delegato.
Un modello di gestione, quello dell’operatore unico con affidamento diretto, che evidentemente evidenzia limiti di efficienza sia nella riduzione, che nella differenziazione dei rifiuti, visto che, come ci informa la stessa Sei S.p.a. 8 in Toscana nel 2021 sono state prodotte 3,6 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, con una media pro capite di 599 kg, accusando un aumento di 15 kg rispetto all’anno precedente. E una percentuale di raccolta differenziata media regionale del 64,13%, che seppur in crescita dal 62,14% del 2020, risulta ancora inferiore, secondo l’Ispra 9, rispetto alle regioni più virtuose: Veneto (76,18%), Sardegna (74,88%), Lombardia (73,04%), Trentino Alto Adige (72,58%), Emilia Romagna (72,22%), Marche (71,62%), Friuli Venezia Giulia (67,94%), Umbria (66,44%), Piemonte (65,78%) e Abruzzo (64,63%).
Che la Toscana si trovi in una poco lusinghiera undicesima posizione nella graduatoria nazionale, solleva più di qualche dubbio sull’efficacia del modello di gestione che peraltro, su input della Regione si sta indirizzando verso la creazioni di uniche multiservizi che controllano la gestione del ciclo idrico integrato, dell’energia e dei rifiuti, processo già in corso nell’Ato Toscana Centro, nella quale nel gennaio 2023 è stata creata la holding Mutiutility Toscana con la prospettiva della quotazione in borsa nel 202410. Grandi operatori unici che agiscono in regime di monopolio in un’ampia gamma di servizi fondamentali per cittadini, società e ambiente, attuando politiche e tariffe ispirate alla logica del mercato e addirittura proiettate verso il mondo finanziario.
Le inefficienze del modello dell’operatore unico affidatario in assenza di gare di appalto, in mancanza di efficienti politiche a livello comunale, finisce per creare inevitabili riflessi negativi sui risultati, ai quali non si sottrae nemmeno il comune termale nel quale dai 113 kg di rifiuti pro capite (frutto di 514 kg di RU meno i 401 kg di RD) avviati allo smaltimento nel 2016, siamo passati a 135 kg per abitante (579 kg di RU meno i 435 di RD) del 2021, in netta controtendenza rispetto ai comuni ricliconi.
Da un semplice raffronto con una realtà a noi nota come il comune di Seriate11 alle porte di Bergamo, con consistenza demografica leggermente inferiore a quella di San Giuliano (25.000 contro 31.000), nel quale il servizio viene assegnato tramite appalto alle società, anche private, che garantiscono il miglior rapporto qualità/costo dello stesso, la percentuale di raccolta differenziata è salita dal 66,22% del 2016 al 76,31% del 2021, secondo i dati Ispra 12, e la Tari aveva un costo minore per i cittadini anche prima dell’introduzione a gennaio 2023 della Tassa sui rifiuti puntuale (Tarip)13. Di quest’ultimo modello di calcolo della tassazione molto più equo, in quanto proporzionale alla quantità di rifiuti avviati allo smaltimento, non che incentivante comportamenti soggettivi virtuosi, nel nostro comune purtroppo non si sente parlare nonostante nel limitrofo Capannori (Lucca) sia in atto ormai da una decina d’anni.
La domanda al comune cittadino sorge spontanea, affermava Lubrano: quali sono le strategie implementate dell’amministrazione comunale per:
a) invertire il decremento della quota differenziata comunale, il quale, seppur riportando un dato superiore alla media nazionale (64% nel 2021), risulta ancora distante dai comuni più virtuosi con popolazione sopra i 30.000, che si attesta intorno al 90%?
b) ridurre la quantità, totale e pro capite, dei rifiuti urbani, in linea con le direttive dell’Unione europea e le finalità dell’associazione nazionale “rifiuti zero”14?
Quesito peraltro già sollevato in consiglio comunale dal capogruppo 5stelle, Giuseppe Strignano, nel 2014 quando nel corso del dibattito in merito pose all’amministrazione Di Maio 1 la legittima domanda “verso rifiuti zero o verso politica zero?15“
Sarebbe interessante sapere a 9 anni di distanza, ma alla luce alla luce degli sviluppi rischia di passare per una domanda retorica, quali politiche di gestione dei RSU sono state programmate e attuate dall’amministrazione comunale?
La redazione de il Linchetto
1. https://www.catastorifiuti.isprambiente.it/index.phppg=detComune&aa=2016®id=09050031&nomereg=Toscana®idb=09&providb=050&nomeprov=Pisa&nomecom=San%20Giuliano%20Terme&width=1280&height=1024
2. https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/legambiente-presenta-comuni-ricicloni-2023/
3. http://www.atotoscanacentro.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx
4. http://www.atotoscanacosta.it/#
5. https://www.atotoscanasud.it/
6. https://www.atotoscanasud.it/
7. https://it.linkedin.com/in/salvatore-cappello-049402b
8. https://seitoscana.it/comunicati/05122022-raccolta-differenziata-continua-trend-crescita
9. https://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it/index.php?pg=regione
10. https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/acqua/2023/01/26/multiutility-toscana-siglata-fusione-e-obiettivo-borsa-2024_eaf15f67-8793-494b-9df0-cbbc3136d17d.html
11. https://www.apricaspa.it/cittadini/seriate/raccolta-differenziata
12. https://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it/index.php?pg=detComune&aa=2016®idb=03&nomereg=Lombardia&providb=016&nomeprov=Bergamo®id=03016198&nomecom=Seriate&cerca=cerca&&p=1
13. https://primabergamo.it/attualita/seriate-a-gennaio-arrivano-tarip-ed-ecosportello-ecco-modalita-e-orari/
14. http://www.zerowasteitaly.org/
15. https://www.quinewspisa.it/san-giuliano-terme-polemiche-in-consiglio-su-tari.htm