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Recensione a “Le radici delle dune” di Abdelfetah Mohamed

Recensione a “Le radici delle dune” di Abdelfetah Mohamed, Contro narrativa, Amazon Italia, 2023

E’ uscito recentemente “Le radici delle dune”, il secondo libro di Abdelfetah Mohamed, scrittore e attivista, nato come rifugiato in un campo profughi in Sudan. Abdel ha vissuto in Eritrea e poi in Libia e ora risiede in Sicilia. Nel suo primo libro “Le Cicogne nere. Hidma, la mia fuga” (Istos Edizioni 2017) raccontava la sua intensa storia di migrazione. In questo secondo libro, dalla scrittura più matura, Abdel ripercorre alcuni momenti significativi della sua vita, continuando a narrare il suo percorso e riflettendo a tutto tondo sulla tematica del viaggio.
Il titolo, evocativo e poetico, è la perfetta metafora della figura di un uomo che sembrerebbe non avere radici, ma che al contempo si sente profondamente e intimamente legato a esse.
Molti gli incontri significativi nella vita di Abdel, narrati con maestria e dolcezza: commovente, a tratti straziante, l’incontro col padre, avvenuto dopo tanti anni di lontananza; Dolcissime le pagine dedicate all’amore per Sarilla, un amore “riconciliatore” che pare ricomporre le fila di un destino assai ingarbugliato.
Molteplici le tematiche trattate che spaziano dal colonialismo italiano nel Corno d’Africa all’antifascismo; come sottofondo la questione della condizione peregrina dell’uomo, che sia esso migrante o meno.
La storia di Abdel incanterà i lettori perché con tocco leggero, poetico e mai retorico affronta questioni di straziante e stringente attualità. Al contempo sarà facile per il lettore immedesimarsi nel protagonista, perché i temi trattati sono tanto intimi e personali quanto universali poiché accomunano tutti gli esseri umani nella propria personale ricerca dell’amore e di uno scopo da perseguire per raggiungere la felicità.
Un libro intenso, adatto a lettori giovani, magari dalla terza media in poi e ad un pubblico più maturo e attento alle questioni dell’accoglienza e dell’ascolto dell’altro.

Casciana Terme,
8 Marzo 2023
Serena Campani

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