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Gherlone: un liquidatore da liquidare

di Nello Gradirà

All’inizio del nuovo millennio il fiscalista e consulente aziendale astigiano Pierpaolo Gherlone ricopre la carica di assessore al bilancio nella giunta comunale di centrodestra guidata dal sindaco Luigi Florio e sembra avviato a una brillante carriera politica. Ma numerose disavventure giudiziarie pregiudicheranno le sue ambizioni.

Gherlone viene arrestato nel 2005 nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di Finanza di Asti per presunte truffe alla Regione sui fondi per i corsi di formazione professionale, riportando una condanna ad 1 anno in primo grado 1.

Nel luglio 2012 diventa presidente dell’Asti, che all’epoca milita in serie D. Ma l’anno successivo, il 25 settembre, viene nuovamente arrestato con l’accusa di associazione a delinquere e di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Gherlone è coinvolto in quanto era stato il liquidatore di due imprese di vigilanza privata poi dichiarate fallite 2.

Dopo il suo arresto del 2013 il Consiglio di Amministrazione dell’Asti calcio gli rinnova la fiducia, ma i suoi beni (stimati in oltre 2 milioni e mezzo di euro) sono sotto sequestro, ed essendo l’azionista di maggioranza la conduzione della squadra diventa difficile. Tra il 2015 e il 2016 la società retrocede dalla serie D alla Promozione e i problemi economici crescono. Gherlone inventa una soluzione spericolata: scindere in due l’Asti, con una società che manterrebbe il titolo sportivo e un’altra che ripartirebbe senza debiti e con nuovi soci 3.  Poi Gherlone s’incarta e cambia idea più volte, ma non vale la pena di entrare nei dettagli 4.

Morale della favola, i nuovi soci non versano la fidejussione nei termini, l’Asti non viene ammesso al campionato di serie D 2015-2016 e riparte dalla Promozione5. Gherlone coinvolge allora nella gestione societaria dei nuovi personaggi.

Tra questi l’imprenditore edile Giuseppe Catarisano, che il 10 dicembre 2015, dopo una manifestazione di protesta dei tifosi astigiani e dei genitori dei bambini delle scuole calcio, telefona a un ultrà locale del gruppo “Vecchie maniere”. “Ti ho mandato un’ambasciata da chi di dovere. Avete rotto i coglioni davanti allo stadio. Deve finire ‘sta storia”6.

Dietro le quinte Catarisano, oltre a minacciare i tifosi, aiuta Gherlone a gestire i rapporti con i creditori e cerca i finanziamenti con cui pagare i calciatori. Organizza un incontro con Renato Macrí, che i giornali definiscono un “boss della n’drangheta”, per far ottenere un prestito di 65mila euro a Gherlone. Quando Gherlone si renderà conto che il prestito è a tassi da usura (10% mensile) collaborerà con la giustizia per far incriminare Macrì7.

Inoltre Catarisano propone a Gherlone l’assunzione di Rocco Zangrà, considerato dai pm il «capo dei clan della Valle del Tanaro», per attenuare le misure di sicurezza a cui è sottoposto. Gherlone accetta8. Dichiarerà di non sapere chi era. Strano, perché era già stato arrestato nel 2011 ed era appunto sottoposto a misure restrittive. Nell’abitazione di Zangrà verranno trovati i manoscritti dei giuramenti per entrare nella ‘ndrangheta9. Nel 2019 verrà condannato a 12 anni e otto mesi10.

Nel novembre 2015 Domenico Catarisano, fratello di Giuseppe, diventa amministratore delegato e vicepresidente dell’Asti calcio11.

Il 30 gennaio 2016 Gherlone vende il 70% delle azioni dell’Asti a Giovanni Catarisano12 e nell’agosto 2016 Giovanni Catarisano, figlio di Giuseppe, ottiene l’incarico di amministratore unico e presidente del club.

Secondo i pm la cosca “esercitava il controllo del territorio con infiltrazioni mafiose in alcune società di calcio, gestendone di fatto gli impianti usati anche per incontri d’affari”.

Il nuovo organigramma societario dell’Asti vede la presenza (udite udite) di Silvio Aimo come direttore generale. E comincia il tormentone a cui stiamo assistendo a Livorno: “L’Asti guarda avanti avendo come obiettivo principale «il risanamento societario -dice Aimo-. Ritengo che questo sia un anno zero per noi” 13.

Nel 2017 una ditta di consulenza chiede il fallimento dell’Asti per il mancato pagamento di alcune fatture del 2012. Aimo accusa dei fatti la precedente gestione, cioè quella di Gherlone. Fatto sta che l’Asti fallisce. Aimo andrà a fare il “direttore tecnico” a Vicenza, dichiarato anch’esso fallito e messo in esercizio provvisorio. La stampa della città veneta commenterà così: “La nuova proprietà non paga gli stipendi ma firma nuovi contratti” 14. Ci ricorda qualcosa…

Sempre nel 2017 Gherlone viene assolto dalle accuse per le quali era finito in carcere quattro anni prima, «perché il fatto non sussiste» e prosciolto dall’accusa di mancato versamento di Iva perché nel 2015 il Parlamento ha depenalizzato il reato15. Ma finirà di nuovo nel mirino dei pm.

Nel maggio del 2018 nell’ambito dell’operazione anti-n’drangheta denominata “Barbarossa” vengono arrestate 21 persone, tra le quali i Catarisano. Gherlone stavolta non viene arrestato, ma è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo le accuse «concorreva nell’associazione di tipo mafioso denominata ’ndrangheta consentendo alla predetta organizzazione, nei cui confronti manteneva relativa autonomia, agendo per tornaconto personale e nella consapevolezza di contribuire al consolidamento del sodalizio criminoso, di conseguire le finalità di ottenere in modo diretto o indiretto la gestione e il controllo di attività economiche sul territorio»16.

Nel maggio 2019 il Tribunale federale sportivo ha emesso cinque sentenze di condanna e due proscioglimenti in merito all’addentellato sportivo dell’operazione “Barbarossa”, cinque anni di inibizione a Giuseppe Catarisano, quattro anni a Domenico e Giovanni Catarisano e tre anni a Santo Giuliano Caruso17.

Nel dicembre 2020 si conclude il processo per l’”operazione Barbarossa”.  Gherlone viene assolto con la formula “perché il fatto non sussiste” 18. Era ritenuto dai pm responsabile di aver contribuito a rafforzare l’associazione ‘ndranghetista favorendo la sua infiltrazione nel mondo dello sport locale “un ambito di notevole rilievo per la vita sociale e della collettività anche fonte di introiti economici e di contributi pubblici”.
“La sua assoluzione -scrive la stampa- è sostanzialmente motivata dal fatto che lui non era a conoscenza dello spessore criminale di Giuseppe Catarisano cui aveva, di fatto, affidato la gestione della società sportiva. Il suo gesto non è stato, secondo i giudici, fatto con la consapevolezza di fare un favore alla ‘ndrangheta locale per ottenerne in cambio dei benefici, ma solo nell’intento di salvare l’Asti Calcio senza conoscere la caratura né di Catarisano nè di Zangrà”19. Gherlone avrebbe capito la situazione solo dopo l’incontro con Macrì.

Durante il processo era stato ascoltato anche l’ultrà “vecchia maniera”. L’hanno dovuto accompagnare i carabinieri perché non voleva presentarsi. Sostanzialmente ha dichiarato di non ricordarsi nulla della telefonata di Catarisano20.

Non abbiamo motivo di ritenere che i giudici abbiano preso un abbaglio e avessero invece ragione i pm. Evidentemente Gherlone non sa riconoscere un mafioso neanche se lo trova davanti con la coppola, il fucile a canne mozze e lo scacciapensieri. Quello che ci chiediamo è: viste le sue disavventure in veste di liquidatore, non è il caso che si tolga dai piedi al più presto possibile? Non è meglio arrivare velocemente alla liquidazione dell’AS Livorno per evitare che i vari personaggi chiamati da Spinelli come lui o Aimo condizionino anche il futuro del Livorno oltre che il presente? E se i progetti di Gherlone fossero quelli di trovare il Catarisano di turno e permettergli di entrare nella società amaranto? E se avesse qualche bella pensata tipo quella di scindere l’Asti in due (lo sentiamo parlare di affitto di ramo d’impresa e ci vengono i brividi). Nel frattempo ha trovato il modo di lamentarsi del sindaco e della tifoseria livornese. Neanche fosse Santiago Bernabeu. Ecco perché la priorità per noi non è tanto quella di salvare il Livorno dalla messa in liquidazione ma di salvarlo dai Gherlone, dagli Aimo e dagli Spinelli. Molto meglio chiudere nettamente questa fase, liberarsi della famiglia Addams e ripartire (magari dopo un anno di pausa) con un imprenditore serio e con il simbolo della vecchia Unione.

NOTE:

1. https://www.lastampa.it/asti/2016/07/20/news/bancarotta-fraudolenta-gherlone-condannato-1.34838019. In rete leggiamo che Gherlone è sempre stato assolto o prescritto, ma non abbiamo trovato niente su appelli, ricorsi o sentenze di grado successivo.

2. https://www.lastampa.it/asti/2013/09/25/news/arrestato-pier-paolo-gherlone-fiscalista-e-presidente-asti-calcio-1.35983327

3. https://www.notiziariocalcio.com/serie-d/c-e-l-ok-della-lnd-l-asti-puo-scindersi-la-d-ad-una-cordata-milanese-71199

4. https://www.lastampa.it/asti/sport/2015/06/09/news/l-asti-fa-sempre-rotta-verso-la-doppia-societa-1.35250137

5. https://www.lastampa.it/asti/2015/08/05/news/l-asti-calcio-non-ammesso-alla-serie-d-1.35229976

6. https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/03/ndrangheta-in-piemonte-estorsioni-droga-e-un-omicidio-26-arresti-tra-asti-e-alba-infiltrata-una-squadra-di-calcio/4332338/

7. https://lanuovaprovincia.it/cronaca/asti-tre-imputati-del-processo-barbarossa-mai-saputo-che-ci-fosse-la-ndrangheta-a-costigliole/

8. https://www.lastampa.it/asti/2018/05/05/news/nuovi-guai-per-pierpaolo-gherlone-ha-agito-per-tornaconto-e-ha-aiutato-i-catarisano-1.34013639

9. https://torino.corriere.it/cronaca/19_marzo_21/ndrangheta-cosa-deve-dire-nuovo-picciotto-14d7e194-4c20-11e9-a6a1-94a4136b05dd.shtml

10. https://www.lavocedialba.it/2019/10/11/leggi-notizia/argomenti/cronaca-17/articolo/processo-allndrangheta-del-basso-piemonte-12-anni-e-8-mesi-di-reclusione-la-condanna-inflitta-al.html

11. https://www.lastampa.it/topnews/edizioni-locali/asti/2018/05/04/news/quando-i-catarisano-divenneroanche-proprietari-dell-asti-calcio-1.34013383

12. https://www.sportasti.it/2016/01/asti-calcio-giovanni-catarisano-nuovo-proprietario-ivan-mercurio-nuovo-presidente-19149/

13. https://www.lastampa.it/asti/2016/07/27/news/il-nuovo-asti-non-cancella-i-vecchi-dubbi-1.34840927

14. https://www.biancorossi.net/2018/01/12/silvio-aimo-direttore-tecnico-del-vicenza-48732/

15. https://www.lastampa.it/asti/2017/09/13/news/frodi-fiscali-ad-asti-gherlone-assolto-da-tutte-le-accuse-1.34419064

16. https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/03/ndrangheta-in-piemonte-estorsioni-droga-e-un-omicidio-26-arresti-tra-asti-e-alba-infiltrata-una-squadra-di-calcio/4332338/.

17. https://www.lastampa.it/asti/2019/06/22/news/ad-asti-calcio-e-ndrangheta-arrivano-le-condanne-sportive-1.36543231; https://www.lavocediasti.it/2019/06/22/leggi-notizia/argomenti/cronaca-18/articolo/le-mani-della-ndrangheta-sullo-sport-locale-pesanti-condanne-sportive-per-gli-ex-vertici-dellasti.html.

18. https://www.lastampa.it/asti/2020/12/12/news/processo-barbarossa-le-condanne-e-le-assoluzioni-1.39650786

19. https://lanuovaprovincia.it/cronaca/perche-le-condanne-di-barbarossa-perche-la-ndrangheta-e-approdata-anche-qui/

20. https://www.lastampa.it/asti/2019/11/13/news/processo-ndrangheta-il-super-tifoso-dell-asti-accompagnato-in-aula-non-ricordo-niente-1.37894459