Territorio

Iniziativa di raccolta fondi per i terremotati del Kurdistan

Cooperazione diretta con la Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia

Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio un terribile terremoto ha scosso la regione a cavallo del confine tra Siria e la Turchia. Tra le zone più colpite quella del Bakur, il Kurdistan turco e il Rojava, il Kurdistan siriano. Il Comitato, grazie alla preziosa collaborazione dell’Ufficio di Rappresentanza del Kurdistan in Italia – Uiki Onlus e del Circolo Arci di Pontasserchio, ha organizzato per venerdì 10 febbraio una cena per la raccolta di fondi da destinare alla popolazione curda attraverso la cooperazione diretta: il ricavato sarà destinato direttamente alla popolazione curda della Turchia e della Siria tramite la Mezza Luna Rossa Kurdistan Italia, senza passare dai governi che potrebbero farne un uso discriminatorio a svantaggio dei Curdi, soprattutto quello di Ankara.
La cena, prevista per le ore 20.00 e per cui è richiesto un contributo minimo di 15 euro (prenotazione obbligatoria: 335 1403083), sarà preceduta alle 17.30 dal seminario formativo “La popolazione curda alla prova dell’emergenza terremoto” a ingresso libero.
Il seminario che sarà introdotto da Alessio Pierotti, vedrà gli interventi di:
· Andrea Vento (Gruppo Insegnanti Geografia Autorganizzati)
· Erdal Karabey (rappresentante comunità curda toscana)
· Alican Yldiz (presidente Mezza Luna Rossa Kurdistan Italia)
· alcuni rappresentanti della comunità curda locale.

Chi volesse dare un gradito contributo, non essendo nelle possibilità di partecipare alla cena di raccolta fondi, può rivolgersi a:
· Pisa a Riccardo Palandri negozio di fiori Blumen in via S. Marta davanti all’ingresso di piazza S. Silvestro telefonare prima al 340-9649976
· San Giuliano Terme contattare Andrea Vento: 333-2652747
· Pontasserchio alla presidente del circolo Arci: Angela Ferretti
· Livorno a Mauro Rubichi dell’Associazione Ita-Nica: 340-9675268
I fondi raccolti verranno consegnati direttamente alla Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia per essere utilizzati esclusivamente a beneficio della popolazione curda del Bakur e del Rojava.

Comunicato del Comitato Popolare Sangiulianese per i popoli oppressi

Solidarietà dal basso con la popolazione del Kurdistan
Appello per la Rimozione dell’embargo alla Siria

Il Comitato Popolare Sangiulianese per i popoli oppressi invita al massimo senso di responsabilità e solidarietà partecipando alla cena di raccolta fondi oppure lasciando un contributo in quanto non si tratta di una iniziativa culturale ma di portare aiuto concreto al popolo curdo colpito dal terremoto.
E’importante che l’opinione pubblica sappia quale popolo è stato principalmente colpito e che non abbiamo alcuna garanzia che gli aiuti inviati tramite la cooperazione al governo di Ankara giungano a tutte le popolazioni colpite dal sisma. Erdogan e il governo islamista dell’AKP di Ankara ha ripreso le attività belliche contro le città curde del Kurdistan turco, nuovamente nel 2015, e ha iniziato a invadere a più riprese dal 2018 quello siriano, pertanto degli aiuti che verranno inviati al governo turco solo le briciole finiranno ai curdi del sud est della Turchia. Nelle due carte in basso si vede chiaramente come il Kurdistan sia turco che siriano siano stati duramente colpiti essendo ai limiti dell’epicentro del tremendo sisma di magnitudo 7,8.

IMG 20230207 WA0001

 

IMG 20230207 WA0002

Inoltre il governo siriano è soggetto a un vergognoso embargo dal 2011, nuovamente rinnovato il 1 giugno 2022 per un altro anni per esclusive finalità politiche da parte degli Usa e dei suoi sodali occidentali, che sta affamando la popolazione siriana già provata da 12 anni di guerra, ostacolando la ricostruzione del Paese e ora sta rendendo estremamente difficile le operazioni di soccorso della popolazione colpita dal sisma, appartenente a tutto il variegato mosaico etnico presente in Siria.
Lanciamo quindi un pubblico appello al governo italiano e agli altri europei, alla luce anche del fallimento degli obiettivi per cui era stato introdotto (la caduta del regime di Assad), per l’immediata rimozione dell’embargo che sta aggravando la già disastrosa situazione della popolazione siriana ora in preda a un vero e proprio dramma umanitario.
Per questo motivo ci stiamo attivando a raccogliere fondi da devolvere alla Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia, in quanto siamo sicuri che con questa forma di cooperazione diretta dal basso gli aiuti arriveranno sicuramente ai curdi colpiti dal terremoto e non verranno utilizzati solo a beneficio dei turchi e degli arabi.
Questa purtroppo è la situazione del popolo curdo che pur essendo la quarta etnia per consistenza demografica del Medio Oriente, a seguito di biechi interessi geopolitici delle potenze occidentali, è stato negato il diritto all’autodeterminazione e in Turchia viene impedito anche di usare pubblicamente la loro lingua e di insegnarla nelle scuole. Inoltre, in Turchia sono oggetto di repressione politica con l’arresto dei parlamentari e del gruppo dirigente dell’Hdp il Partito Democratico dei Popoli, una organizzazione politica che raccoglie tutte le forze di sinistra della società turca, oltre ai curdi progressisti, ed è definito filo-curdo perché sostiene una soluzione pacifica e democratica della questione.
Senza contare la repressione militare scatenata sempre da Erdogan sia contro le città curde della Turchia, sia contro i membri e le basi del Pkk, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, nelle montagne del Kurdistan turco e addirittura in territorio iracheno il quale è stato anche parzialmente invaso oltre che bombardato dall’esercito turco. Il leader del Pkk, Abdullah Ocalan, inoltre, è prigioniero politico in Turchia dal 1999 detenuto in condizioni disumane senza poter ricevere visite.
Ovviamente la televisione e gli altri media nazionali non hanno fatto alcuna menzione di tutto ciò in quanto alla Turchia essendo membro della Nato e trattenendo a pagamento milioni di profughi siriani sul proprio territorio per conto dell’UE, è stata lasciata sostanziale carta bianca per reprimere e bombardare i curdi a prescindere che si trovino in Turchia, Siria o Iraq nelle aree nei pressi del confine turco dove si sono rifugiati i membri del Pkk, che Erdogan definisce terroristi.
Ecco perché è importante raccogliere fondi e consegnarli alla Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia.
Anche l’indifferenza è complice di fronte a una catastrofe di questa portata

emerg